Esterno
Il Battistero è un edificio a pianta centrale, di forma ottagonale, con 4 lobi che corrispondono alle absidi, disposte a X. Il corpo è una torre ottagonale che ha funzione di tiburio (racchiude una cupola visibile dall’interno) e copertura con tetto piramidale.
Nel complesso è molto semplice, l’unica decorazione ed è costruito in laterizi.
La forma ottagonale dei battisteri bizantini ha una forte valenza simbolica. Il numero otto dei lati corrisponde, infatti, ai sette giorni della creazione del mondo e all’ottavo giorno: quello della resurrezione e della Vita eterna. E’ quindi chiaramente collegato al sacramento del Battesimo.
Interno
Al centro si trova il fonte battesimale, ottagonale, risalente al rinascimento. In alto c’è la cupola emisferica (fittile). Il pavimento originale è a 3 metri più sotto di quello attuale.
L’interno del battistero presenta una ricchissima decorazione con mosaici, stucchi e incrostazioni marmoree che crea un’atmosfera particolarmente suggestiva.
La cupola è interamente decorata a mosaico. Nell’insieme c’è un effetto dinamico di rotazione dovuto al movimento degli apostoli, presentati mentre camminano in due cortei, alternati ai candelieri.
Si suddivide in tre anelli concentrici:
1) al centro, un medaglione con il Battesimo di Cristo
2) nell’anello mediano, il Corteo dei Dodici apostoli
3) nell’anello più esterno, i Simboli del Giudizio Finale.
Il Battesimo di Cristo
Il Salvatore è presentato frontalmente ed è immerso fino ai fianchi nelle acque del Giordano; il Battista (a sinistra), ritto sulla sponda del fiume, è visto di profilo ed è colto nell’atto di versare l’acqua sul capo del Cristo, sulla cui perpendicolare si libra una colomba ad ali spiegate, simbolo dello Spirito Santo.
Dalle acque emerge, sulla destra, la pagana personificazione del fiume Giordano, individuata dalla scritta abbreviata IORDAN (US) N (UMEN), cioè Nume (divinità) del Giordano.
Ciò dimostra come sia difficile abbandonare del tutto l’iconografia tradizionale che l’abbondante produzione artistica imperiale era arrivata a diffondere sin negli estremi domini di Roma e anche oltre.
La scena è composta con pochi elementi essenziali e naturalistici: le rocce, le piante, i corpi solidi e pieni di volume, sono tutti elementi di stile ancora classicheggiante. Ci sono anche degli effetti luce molto interessanti: la trasparenza dell’acqua e la lucentezza del corpo bagnato di Cristo: molto difficili da rendere con il mosaico.
Un certo naturalismo costituisce quindi la prima caratteristica di cui ci si accorge.
Tuttavia il cielo è un fondo dorato. Esso rappresenta, in modo simbolico, la gloria del Paradiso. Per impedire che i contorni dei personaggi si perdessero contro quel cielo irreale, l’artista li ha sottolineati con una decisa linea rossa. In tal modo i corpi risultano alquanto privati del loro volume, poiché la linea continua ha soprattutto la funzione di sottolineare il disegno, cioè la bidimensionalità.